Sono Elisa: una studentessa romana del '99 che in un pomeriggio distratto del fatidico 2020 ha pensato a qualcosa per far circolare letteratura. Voglio spacciare storie, che per me sono la cosa più importante di questa realtà. Mi piace leggere; mi piace scrivere; mi piace la musica; mi piace il mare.

Storytailing è un gioco.

Innanzitutto un gioco di parole: una fusione tra 'storytelling' e 'tail' (due parole inglesi che significano "raccontare storie" e "coda"), perché l'idea che lo alimenta è proprio quella dell'accodarsi ad una narrazione che sia collettiva, pedinando pagina per pagina una letteratura che oggi vediamo diventare sempre più sfuggente; cerchiamo di seguire un topolino che corre furtivo tra scaffali polverosi, e possibilmente di portarlo fuori, nelle strade.

NarrAzione è un tentativo di creare una parola sua gemella, italiana, che renda in sé un concetto complementare a quello di storytailing esprimendo l'importanza dell'Azione, che deve sempre sostenere la nostra storia comune umana. Qui non basta leggere, bisogna schierarsi e partecipare attivamente al gioco collettivo affinché il racconto si completi, altrimenti non funziona, altrimenti non c'è la storia: dobbiamo essere complementi d'agente in questa narrazione.